Negli ultimi anni, l’e-learning ha conquistato il mondo intero ed è diventato parte integrante di quasi tutti i settori. La flessibilità, la disponibilità e la convenienza offerte dall’e-learning lo rendono un investimento utile ed efficace. È infatti una modalità risolutiva per formare le risorse umane che possono imparare sempre e ovunque senza stress.
Il passaggio improvviso alla formazione online causato dalla pandemia da COVID-19 ha generato ansia e dubbi nel mondo del lavoro. Spesso infatti vengono diffusi falsi miti che confondono le aziende e le scoraggiano nell’adottare soluzioni e-learning.
In questo articolo, sfatiamo alcuni dei miti più comuni.
Mito 1: l’e-learning serve solo per acquisire conoscenze e non soft skills
È opinione diffusa che l’e-learning sia utile solo per l’acquisizione di conoscenze e nozioni. Ad esempio, si può apprendere facilmente un linguaggio di programmazione, competenze informatiche, capacità di gestione dei progetti, ecc. attraverso l’e-learning. Tuttavia, molte persone sono scettiche sul fatto che l’e-learning possa effettivamente aiutare a trasmettere le cosiddette soft skills alle risorse umane, come le abilità comunicative o capacità di leadership.
Non c’è dubbio che per formarsi in modo completo sulle soft skills sia necessario venire seguiti da esperti che possano fornire assistenza e valutazioni in modo regolare, ma questo può essere ottenuto anche in una configurazione e-learning. Ad esempio, è possibile esercitarsi con attività specifiche utilizzando un LMS.
Mito 2: l’apprendimento online fa isolare le risorse
L’uomo è un animale sociale e ama connettersi e interagire con le persone. L’apprendimento tradizionale in classe permette di creare una vera e propria comunità di apprendimento composta da dipendenti, professionisti, team leader, manager e risorse. Questa comunità di apprendimento può interagire in qualsiasi momento nei locali dell’ufficio e discutere direttamente di vari argomenti e problemi. Le classiche conversazioni davanti ad un caffè permettono infatti ai dipendenti di socializzare.
Ma dall’avvento dell’e-learning, molti hanno maturato l’errata convinzione che l’apprendimento online isoli le risorse e le faccia annoiare. Non vi è nulla di più sbagliato. L’e-learning, infatti, facilita l’apprendimento sociale attraverso l’interazione nello spazio virtuale. Chat room, forum di discussione, webinar, videochiamate, conferenze web permettono infatti di sviluppare l’apprendimento sociale. Certo, è necessario optare per la piattaforma giusta. Grazie alle sue capacità di progressione pedagogica, Moodle è un ottimo candidato per sviluppare un ambiente e-learning coinvolgente e socialmente stimolante. Creando uno spazio formativo dedicato alla comunità dove tutte le risorse possono riunirsi e apprendere, Moodle permette di rimanere sempre connessi garantendo formazione continua e interazione.
Mito 3: l’e-learning non è così coinvolgente
L’e-learning è stato criticato per non essere molto coinvolgente. Eppure, non c’è concezione più sbagliata.
L’e-learning può essere più coinvolgente di qualsiasi altra forma di apprendimento. Le risorse hanno, infatti, a disposizione vari modi per imparare e crescere. Ad esempio, negli spazi virtuali, i professionisti utilizzano una varietà di tecniche di insegnamento che mantengono i dipendenti coinvolti e concentrati fornendo ai discenti video, podcast, registrazioni audio, infografiche, ecc. a cui è possibile accedere sempre e ovunque.
Indubbiamente, una lezione video sulla formazione alla vendita, ad esempio, risulta migliore della formazione basata su un testo. Leggere e memorizzare appunti di una lunga lezione può risultare noioso, ma imparare attraverso una lezione video di dieci minuti può in effetti risultare più semplice e coinvolgente.
Mito 4: l’e-learning è una scelta costosa
È convinzione errata che l’e-learning costi molto, mentre invece è il modo più conveniente per fornire formazione alle risorse umane. Attraverso la formazione online, le aziende possono risparmiare molto denaro che altrimenti sarebbe speso per i trasporti, i costi di manutenzione delle infrastrutture, l’assunzione di esperti in materia, il materiale cartaceo… Inoltre, non è necessario che si acquisti materiale di formazione aggiuntivo, e questo è indubbiamente un risparmio concreto.