Il mondo dell’e-learning, dopo l’esperienza pandemica, sta riscoprendo l’apprendimento on-line on demand, in forma di corsi asincroni multimediali.
Questo tipo di formazione, oltre ad essere “self-paced”, rispecchiando quindi i tempi di apprendimento dell’utente, può essere caratterizzato da un elevato contenuto di multimedialità ed interattività.
In alternativa alle semplici lezioni registrate può consentire infatti da un lato l’ottimizzazione espositiva dei concetti, dall’altro una ricca varietà di effetti di animazione ed interazione in grado di accompagnare l’utente che si trova “solo”, nel suo percorso di apprendimento.
Esposizione dei concetti
La realizzazione di uno storyboard testuale e la sua successiva esplosione nei vari passi esplicativi dei concetti, consente l’ottimizzazione del linguaggio per spiegare al meglio i diversi argomenti, attraverso parole chiare, precise e definitorie.
Uno storyboard ben progettato guida l’utente attraverso il percorso didattico in modo fluido e dinamico, soffermandosi sugli elementi più importanti ed aiutandone la memorizzazione, attraverso un attento uso di riepiloghi e rinforzi cognitivi, opportunamente posizionati.
Animazione dei contenuti
Se il contenuto è la sostanza fondamentale della formazione anche la forma riveste un ruolo molto importante. Contenuti ottimi mal presentati non conducono quasi mai a risultati formativi validi.
Lo storyboard deve, al tempo stesso, presentare i concetti in modo gradevole anche negli aspetti estetici e narrativi. Lo storytelling, ad esempio, è una ottima modalità espositiva, ove adeguatamente applicabile, che consente di guidare il discente attraverso metafore e rappresentazioni coinvolgenti, anche distanti dal proprio universo di riferimento.
Uno storyboard grafico ben costruito consente in ogni caso l’utilizzo ed il “mix” di media diversi per coinvolgere i discenti nei vari livelli di apprendimento, visivo, uditivo, cinestesico, mantenendo un adeguato livello di attenzione.
Interazione dell’utente
L’interazione è il terzo fondamentale elemento caratterizzante un corso asincrono multimediale; non solo dei contenuti validi, ben esposti ed animati ma anche la possibilità, da parte dell’utente, di interagire con ciò che sta vedendo, scoprendo (click to reveal), indirizzando (branching scenario) verificando la propria comprensione (autoverifica).
Un contenuto, infatti, può essere presentato non soltanto attraverso modalità “passive” (quali la lettura e l’ascolto), ma anche attraverso modalità “attive” in cui è l’utente a ricercarlo e a definirne il percorso di sviluppo.
Conclusione
In sintesi, affinché un corso asincrono multimediale possa realmente costituire un valido strumento didattico è fondamentale che contemperi tre elementi essenziali: una chiara esposizione dei concetti, un’accattivante animazione dei contenuti ed una coinvolgente interazione con l’utente.