Con l’annuncio della nuova release 3.11, Moodle introduce la partnership con Brickfield Education Labs per implementare l’accessibilità sulla piattaforma. Una meta importante che si aggiunge al lungo percorso intrapreso da Moodle per rendere i suoi sistemi e contenuti fruibili da tutti. Eppure, in pochi sanno che l’inizio di questo viaggio verso l’accessibilità è stato possibile grazie a MediaTouch.
Oggi in occasione del Global Accessibility Awareness Day scopriamo quindi come MediaTouch rende Moodle accessibile a livello mondiale.
La legge Stanca
Nel 2004 in Italia viene promulgata la legge Stanca per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici. Questo comprendeva anche gli LMS e le piattaforme dedicate alla formazione. Moodle non faceva eccezione, e c’era quindi bisogno che si adeguasse a questa nuova norma.
MediaTouch trait d’union per l’accessibilità
Nel 2006 alcuni importanti clienti di MediaTouch esprimono il desiderio e la necessità di adeguare le proprie piattaforme Moodle ai nuovi criteri di accessibilità. MediaTouch quindi avanza una proposta di più ampie vedute: investire nella messa a norma dell’accessibilità della piattaforma a livello globale, effettuata direttamente dalla casa madre Moodle, con una ricaduta per tutti gli utenti e fruitori della piattaforma. Ed è così che grazie al coordinamento di MediaTouch, l’Istituto Superiore di Sanità, Formez, Università La Sapienza, CNIPA (attuale AGID) decidono di investire in questo progetto. L’implementazione non ha solo un risvolto nazionale, cosa che avrebbe reso non sostenibile nel tempo l’adeguamento, ma mondiale!
MediaTouch rende Moodle accessibile a livello mondiale
È così che comincia il cammino di Moodle nel solco dell’accessibilità, diventando fruibile per tutti gli studenti del mondo. Un percorso che si è sviluppato nel tempo e che ha poi seguito gli sviluppi normativi nazionali ed internazionali fino alla release odierna (la 3.11). Questo importante traguardo è stato raggiunto grazie alla visione onnicomprensiva di MediaTouch e alla collaborazione dei suoi clienti, che hanno creduto in un progetto tanto importante quanto necessario. Una goccia italiana che si è rivelata fondamentale per l’oceano di tutto il mondo.